Chi segue quello che scrivo, sa da tempo che fra i social network, la mia preferenza va di gran lunga a
Google+, questo per il fatto che lo trovo
un posto perfetto per scambiare idee. A me piace parlare di tecnologia, di web, di scienza, di spazio e fin dall'inizio Google+ è stato un terreno fertile per utenti come me, che amano questi argomenti. E nei quasi due anni e mezzo di vita il numero di utenti è cresciuto tantissimo, diventando ormai centinaia di milioni ed avvicinandosi al numero di utenti di Facebook.
Per il tipo di argomenti che tratto, meno immediati e veloci di quelli che si possono trovare su Facebook, ritengo quindi che il social network di Google, rispetti molto di più le aspettative e mi dia molte più opportunità di interazione. Inoltre stiamo parlando del progetto su cui Google sta spingendo di più e quindi trovo opportuno cercare di valorizzarsi come
autore, anche per una maggiore spinta nelle
SERP, dove avere una piccola immagine di anteprima, con un nome e cognome, può catturare maggiormente l'attenzione di un'utente nella sua ricerca.
Come ho già detto gli utenti sono diventati tanti, anche
se le statistiche dell'utenze sembrano molto simile a quelle di vendita dei quotidiani italiani. Per questi ultimi vengono considerati come tiratura, anche quelli che vengono stampati e poi regalati o mandati al macero, che è un modo molto furbo per aumentare gli introiti pubblicitari ed i contributi statali sulla carta e sull'editoria. Per quanto riguarda Google, le ultime statistiche che ho letto risalgono a maggio e danno più di
500 milioni di utenti. Però
molti utenti possono avere una utenza Google+ anche senza effettivamente esserci mai andati, dato che Google crea una utenza Google+ anche ad utenti che si iscrivono ad altri servizi, come ad esempio YouTube.
Con 500 milioni di utenti non si può proprio dire che sia una città deserta. Ma quanti di questi 500 milioni ogni tanto escono di casa e si fanno un giro per le vie di Google+? Una
statistica di 11 mesi fa dava un risultato desolante. In testa alla classifica Facebook con quasi 7 ore al mese di media, e all'estremo opposto
Google+ con soli 3 minuti mensili. Desolante, soprattutto per me, che sono utente della prima ora ed uso Google+ come principale mezzo di informazione tecnologica e scientifica. Praticamente ho abbandonato gli RSS e preferisco le notizie filtrate dalle persone che seguo. Con grande soddisfazione e con tante notizie interessanti, condite dalle opinioni di persone che apprezzo e stimo.
Sicuramente per me e per le persone che seguo è uno strumento di grande utilità. Ma al di fuori dei geek, che spesso non fanno testo,
che utilizzo ne fanno le altre persone? In particolar modo in Italia?
Per questo motivo, senza voler dare alcuna pretesa di statistica, ho deciso di giocherellare un po' con le
API di Google+ e di
provare a capire come si comportano le persone che hanno deciso di seguire il mio profilo su Google+. Nel momento in cui scrivo mi seguono 4.836 persone. Per la maggior parte italiane. Ed erano 4.350 il 29 settembre, il giorno in cui ho prelevato tutti i dati necessari per questa analisi.
Non ho pretesa di statistica, perchè, per farlo, avrei dovuto analizzare per lo meno qualche centinaio di migliaio di account, ma ci sarebbe voluto molto tempo. Anni per via del fatto che l'accesso alle API ha un limite giornaliero. Quindi considerate quello che scrivo di seguito come una indicazione.
Chi sono i miei follower?
La prima domanda che mi sono posto è stata, chi sono le persone che mi seguono? Ed è stata una domanda non facile da rispondere. Per il semplice motivo che le API non hanno alcun metodo per estrarre la lista dei follower di un account. E quindi mi sono dovuto arrangiare, rubando questi dati dalle pagine di Google+ dove vengono mostrati i follower di un account. E qui ho avuto una seconda sorpresa.
Ci sono due metodi per avere la lista dei follower, uno dal profilo dell'account che si vuole analizzare, ed uno dalla voce Persone (e poi Le Tue Cerchie) dall'interfaccia di Google+. Questo secondo metodo permette di vedere solo i propri follower.
Ho scoperto che questi due metodi restituiscono un numero diverso di follower. Facendo riferimento ai miei follower (al 29 settembre 2013), nel primo caso ho trovato 3.490 follower, mentre nel secondo 4.237 (gli utenti mancanti nel primo metodo sono assolutamente randomici, o per lo meno non ho trovato uno schema, fra i mancanti ho trovato persone che seguo o con cui ho interagito). L'immagine qui sopra fa riferimento al primo caso.
In nessun caso è possibile avere la totalità dei follower e facendo test su personalità di Google+ con centinaia di migliaia di follower ho scoperto che comunque non è possibile ricavare più di 10 mila follower. Il motivo è dovuto sicuramente al risparmio di risorse, al fatto che in un grafo enorme come quello di Google+ le informazioni sono distribuite su migliaia di server, ad impedire a gentaglia come me, di recuperare troppe informazioni :-) ed al fatto che su una pagina del social network non verranno mai visualizzate centinaia di migliaia di persone tutte insieme.
Mi sono concentrato quindi sui 4.237 utenti di cui sapevo di avere un seguito ed ho provato ad interrogare le API.
- Di 14 account, le API non mi hanno riportato dati. Probabilmente impostazioni di privacy particolarmente stringenti. Ho anche una seconda ipotesi, motivata da alcuni dati che sto ancora verificando e di cui parlerò in un prossimo post, per cui penso che il risultato delle API non sia preciso al 100%, dando una certa approssimazione nei dati. Questo probabilmente dovuto al fatto che i dati sono distribuiti su migliaia di server e non sempre sono immediatamente accessibili con velocità.
- Altri 149 follower sono pagine, ed i rimanenti sono persone.
- 311 persone adottano anche un nickname oltre al nome e cognome.
- 3612 persone hanno specificato il sesso. 2848 persone hanno specificato il sesso maschile, 637 hanno specificato femminile. 127 hanno specificato other come sesso.
- 2078 persone hanno impostato anche una città dove vivono.
- Solo 66 persone hanno scritto quale sia la loro data di nascita.
- 136 persone hanno più followers di me.
- 1370 persone seguono più di 1000 persone. Di queste 390 persone seguono più di 4000 persone.
- 891 persone sono seguite da più persone di quelle che seguono.
Quanto sono attive le persone che mi seguono?
La seconda domanda è decisamente più interessante della prima, perchè con questa sono andato a vedere l'attività dei miei follower. Tramite le API di Google+
sono andato a prelevare gli ultimi 100 post pubblici di ciascun utente. Ovviamente tramite le API per privacy è possibile prelevare solo i post pubblici.
Ho deciso di limitare la scelta a 100 post, perché in questo modo potevo prelevarli con un'unica chiamata alle API.
- 628 persone non hanno mai fatto un post pubblico.
- 764 persone hanno scritto da 1 a 10 post pubblici.
- 1.339 persone hanno scritto da 11 a 99 post pubblici.
- I rimanenti 1.506 hanno scritto più di 100 post. Quindi solo meno della metà dei miei follower ha un utilizzo abbastanza intenso di Google+.
- Adesso proviamo a restringere l'analisi a coloro che hanno scritto almeno un post pubblico. 3.609 persone.
- Di queste 56 persone hanno scritto l'ultimo post nel 2011. 333 lo hanno scritto nel 2012. Dei rimanenti che hanno scritto l'ultimo post nel 2013, solo 2.039 hanno scritto l'ultimo post nell'ultimo mese trascorso. Il mese di settembre.
- 260 hanno più di 10 interazione per post.
- 55 persone hanno avuto una interazione con almeno il 10% dei follower in media in ogni post.
- 647 persone hanno avuto una interazione con almeno il 1% dei follower in media in ogni post.
Quanti sono coloro che interagiscono effettivamente con me?
Questa è in effetti è la domanda più interessante per me.
Il numerino dei follower è il primo biglietto da visita (ed è l'unico numero), ed è quello che colpisce di più se è particolarmente importante. Però in effetti,
che utilità c'è ad avere 100 mila follower per vedere giusto qualche persona che interagisce con noi? Sicuramente malgrado che su Facebook il numero di interazioni medio sia calato, è più facile avere risposta da parte degli utenti rispetto a Google+. Probabilmente la diversa strutturazione del social network di Google richiede un maggior impegno a dialogare con i propri follower. Lanciare una discussione e poi disinteressarsene, porta a far morire le interazioni (questo sarà uno degli argomenti del prossimo post, in cui prenderò in esame i 480 account più seguiti del Google+ italiano).
A me interessa che i miei contenuti siano graditi, discussi, ricondivisi. Quello che rende importante un sito, sono i link che riceve da altri siti.
Quello che rende importante un autore, sono le citazioni che esso riceve.
Quindi per me è preferibile avere pochi follower, ma interessati, piuttosto che essere ignorato da molti.
Fino ad adesso ho sempre notato un discreto riscontro nei miei post su Google+, ma non avendo mai effettuato misurazioni, non ho mai avuto un polso preciso di quanto interesse possa suscitare.
Sono andato per questo, tramite le API, a tracciare i post da me scritti negli ultimi tre mesi e per ognuno di questi sono andato a vedere chi mi dato un +1, chi ha commentato e chi ha ricondiviso quello che ho scritto.
Il risultato è stato abbastanza sorprendente. Ci sono state
653 persone che hanno dato un +1 almeno una volta,
248 hanno scritto almeno un commento sui miei post e
344 hanno gradito così tanto quello che avevo postato tanto da ricondividerlo nei loro profili. In totale sono
785 le persone ad aver interagito con me negli ultimi tre mesi. Il che vuol dire che il 18.52% dei miei follower, se vogliamo fare un conto matematico. Però...., ebbene sì c'è un però.
A dire la verità sono di meno. Perché andando a guardare più nel dettaglio, di quelle 785
solo 449 sono effettivamente persone che mi seguono. Ogni tanto i miei post finiscono nei temi caldi di Google+, finendo quindi mostrati anche a persone che non mi conoscono, che possono così interagire con me.
E quindi
sono riuscito ad interagire con il 10.5% dei miei follower.
È importante menzionare il fatto che io posso solo sapere quanti hanno interagito con i miei post, ma non quanti effettivamente li hanno letti.
La menzione d'onore fra tutti i miei follower va senza dubbio a +Martino Mosna, che vince, senza alcun dubbio, le classifiche di chi mi ha dato più +1, di chi ha commentato di più i miei post, di chi ha condiviso di più i miei post.
I Dati
Per chi fosse interessato ad analizzare i dati per conto proprio, può scaricare il
file excel che li contiene. Oppure li può visionare comodamente qui sotto.
Su alcune righe mancano dei dati. Questo è dovuto a diverse cause, che possono essere,
- che l'utente non abbia mai effettuato un post,
- che tenga privato il numero di utenti che segue o da cui è seguito,
- che le API abbiano ritornato un errore
- che l'utente si sia cancellato da Google+
Conclusioni
Questi dati mi permettono già di provare a trarre qualche conclusione.
Come ho già detto solo il 10% dei miei follower ha interagito con me in tre mesi. E l'altro 90% perchè non l'ha fatto?
Quasi 1.400 persone fra coloro che mi seguono hanno scritto al massimo un post. Il che vuol dire che
uno su tre è entrato su Google+ una volta, e non è stato abbastanza interessato da tornare. In pratica, fanno la loro parte per la crescita del numerino dei follower, che tanto serve a fare i fichi, ma effettivamente
sono persone che Google+ non lo usano per niente. Sono
utenti fantasma. Con un certo grado di approssimazione posso estendere questo discorso. Se vado a vedere i miei followers con maggior seguito vediamo che
aumentando il numero dei followers diminuisce e di molto la percentuale di interazione con i propri post. Questo andamento si può spiegare con una considerazione. Account con decine di migliaia di followers soffrono in misura molto maggiore di utenze fantasma. È una cosa che non posso misurare analiticamente, perché come ho detto in precedenza non posso scaricare la lista di followers di un account seguito da un milione di persone. Però un po' di logica mi aiuta. Gli account più seguiti spesso sono suggeriti ai nuovi utenti di Google+, utenti che molte volte si ritrovano una utenza Google+ semplicemente iscrivendosi ad un'altro servizio di Google. Quindi sono utenti che non sono veramente interessati a questo social network, ci entrano per un'occhiata distratta, aggiungono qualcuno di suggerito perché è molto seguito, non trova nulla di collimante con i propri interessi e se ne va via.
1.370 persone seguono più di mille account, che è un numero decisamente importante. Personalmente ritengo molto difficoltoso seguire più di 500 persone (e 1.856 persone seguono almeno 500 account) e già così è facile perdere dei post.
Avere molti follower significa aumentare, e di molto, il numero di post che non si vedono proprio. Sia perché annegati in uno stream molto affollato, sia perché non ritenuti sufficientemente importanti dall'algoritmo che regola lo stream, sia perché potrei non usare tantissimo Google+. Applicando la già citata statistica, che afferma che in media un utente di G+ ha una presenza mensile di soli 3 minuti, vuol dire che seguendo centinaia di utenti che magari postano molto frequentemente, la percentuale di post persi in un mese è altissima. Se andiamo a vedere i miei follower,
solo 629 postano almeno una volta al giorno ed hanno almeno 100 post. Ovviamente postare non è indice di presenza. Ci possono essere anche utenti guardoni, che leggono solo e non postano o partecipano. Però, ritengo personalmente, che, con certo grado di approssimazione, quei 629 utenti siano abbastanza attivi su Google+, e gli altri lo siano in maniera decisamente più marginale, diminuendo il numero di post che possono vedere.
Un ultimo aspetto lo evinco, non dai dati, ma usando Google+. Negli due mesi, i miei follower aumentano di 10/15 unità al giorno di media, per questioni di tempo non guardo tutti i profili di quelli che mi cerchiano (lo faccio solo con coloro che interagiscono con me, per trovare qualcuno di interessante da seguire), ma alcuni me li spulcio. E molti di questi, mi fanno sorgere una domanda:
Ma perchè mi seguono? I loro interessi sono totalmente divergenti con i miei. La risposta è molto semplice.
Tutti hanno un disperato bisogno di essere ascoltati.
Postare qualcosa e vedere che non è interessato a nessuno è frustrante. Ed il modo più veloce e pigro, per cercare follower è seguire qualcuno nella speranza che ricambi.
Una specie di scambio link social. Però questo ha come effetto di aumentare il famoso numerino, ma non le interazioni. Come ho detto è un modo pigro. Una volta raggiunto lo scopo non serve fare altro.
Un'altra pratica semi-pigra è diventare un cerchiatore. È un nome che coniato per definire una categoria di utenti. Sono l'equivalente dello scambio di link per la SEO in maniera industriale. Questi utenti condividono molto frequentemente cerchie consigliando altri utenti (ed inserendo se stessi in quella cerchia).
La condivisione non è fatta in termini di interesse per i loro post. Vengono condivisi coloro che interagiscono il più possibile con i post dell'utente e condividono le cerchie che suggeriscono. In questo modo un utente che vuole aumentare il suo numero di follower, interagisce e ricondivide, propagando viralmente quella cerchia.
Potremmo considerarlo un voto di scambio social. Gli utenti che adottano questa tecnica (condividendo decine di cerchie ogni giorno), hanno una crescita notevole di cerchie.
Anche in questo caso però
è tutta una illusione. I propri post così sono ingaggiati molto bene, ma non per reale interesse, ma perché si sta pagando (in termini social) qualcuno per farlo.
La caratteristica di queste cerchie condivise da cerchiatori è di contenere molti utenti (da 400 a 500), cosa che rende discutibile l'affidabilità di questo consiglio. Se lo facessi io condividerei tutti i miei follower, ma non avrebbe senso. Avrebbe senso se consigliassi la mia cerchia di scienza per coloro interessati all'argomento.
Negli ultimi due mesi ho il tasso di crescita dei miei follower è aumentato. Questo è dovuto al fatto che sono stato consigliato in diverse cerchie. Ad oggi 14 volte nelle ultime 9 settimane, contro una volta sola nei due anni precedenti. Nella maggior parte dei casi chi mi ha incluso non è nemmeno seguito da me. Una di queste persone è uno che considero un cerchiatore seriale.
L'effetto di tutto questo è che
mi ritrovo circa 1.000 follower in più negli ultimi due mesi. Ma
le interazioni con i miei post sono aumentate in maniera assolutamente marginale. Quei follower sono totalmente inutili.
+Martino Mosna intasato di lavoro e con una connessione a 56k riuscirebbe lo stesso ad avere effetti maggiori sui miei post di quei 1.000. :-)
Dopo aver esaminato questi dati, dal mio personale punto di vista, posso dire che Google+ non è una città fantasma, come additata da molti. Non potrebbe esserlo con centinaia di milioni di utenti. Ma è una città per metà piena di persone che non mai escono di casa colpiti dall'inedia. L'altra metà è composta per la maggior parte da egocentrici che vogliono solo parlare, ma mai ascoltare. Ed infine
ci sono piccoli quartieri dove invece la vita pullula, ci sono scambi, discussioni e tante idee. E quella è la parte che personalmente adoro.