ZdNet ha pubblicato
un rumor decisamente forte. Sarebbe prossima
una alleanza fra Microsoft e Nokia per portare Windows Phone 7 in una nuova linea di smartphone della casa finlandese.
La notizia è una di quelle che colpisce. Nokia fino ad adesso
aveva sempre dichiarato di voler andare avanti con Symbian per i cellulari di fascia medio-bassa e con il nuovo Meego per gli smartphone di fascia alta. In più aveva più volte smentito l'adozione di Android. Quindi l'ipotesi di utilizzare un sistema operativo proveniente dall'esterno risulta forte.
Certo gli indizi ci sono.
Nokia negli ultimi anni
ha perso la leadership come produttore di smartphone. È sempre il primo produttore al mondo di cellulari, però nella fascia alta non ha
più un prodotto che raccoglie le passioni dei consumatori come può essere iPhone o Android.
Esiste già un accordo con Microsoft per portare Silverlight sui cellulari Symbian. Ed è l'unico produttore ad avere un accordo simile con Microsoft.
Il CEO di Nokia è un ex uomo Microsoft.
Una alleanza del genere cambierebbe gli equilibri nella guerra dei sistemi operativi mobili (ne avevamo già parlato in
Marketing, mobile e fanboy). Due pezzi da novanta come Nokia e Microsoft insieme farebbero la differenza. Uno forte nell'hardware, l'altro nel software. Un altro forte competitor sul mercato. E i consumatori ne avrebbero solo da guadagnare.
Il mio ultimo pensiero va a Microsoft. È molto interessante la politica che sta mettendo avanti negli ultimi mesi. Al contrario di Google, che combatte da solo contro tutti in qualsiasi campo,
Microsoft nei campi dove non è il primo attore, ovvero al di fuori di Windows, si allea con altre società. Nella telefonia con Nokia, nella ricerche on line con Yahoo, nei social network con Facebook. Ed in tutti questi campi l'antagonista principale è Google.
10 anni fa sarebbe stato eresia dirlo.
Microsoft ha perso la leadership del mondo dei computer. Si vedeva già negli andamenti di borsa (vedi
Ballmer sta per uscire di scena?) e lo si vede dalla politica che sta assumendo. Le redini del comando le ha ora Google. La mia
teoria dell'evoluzionismo digitale colpisce ancora. Nel mondo dell'informatica i processi sono molto più accellerati che nel normale mondo industriale. Chi non si adatta al mondo che cambia perde lo scettro o addirittura muore.