Per chi vuole approfondire e vedere altri video più dettagliati, posso consigliare
il canale YouTube di Volunia.
Ieri ho letto con attenzione, molti pareri in giro per il web.
Pochi positivi ed entusiasti, molti assolutamente negativi di totale stroncatura. A mio avviso la verità sta in mezzo. E mi paiono eccessivamente negativi, i commenti fatti senza averlo provato, e soprattutto considerando che
stiamo parlando di qualcosa in assoluta beta e con un budget limitato. Limitato per le aspettative che hanno le persone che stanno giudicando il nuovo portale. Ovvero di trovarsi davanti al nuovo Google.
Una delle critiche che ho letto di più, è che non c'è nulla di innovativo. Occorre ragionare cosa si intende per innovativo. Ed usare poi gli stessi metri di paragone per tutto. Altrimenti mi sembra di essere davanti allo sport tipicamente italiano di cercare di distruggere ogni cosa fatta in casa nostra (calcio a parte).
Ultimamente nei social network ci si sta spellando le mani ad applaudire
pinterest, il nuovo social network di condivisione di foto e video.
Dove sta l'innovazione? Nella condivisione delle foto? Nel aver preso il continuos loading da Facebook. Nel layout diverso?
Alle volte l'innovazione è mettere insieme idee già provate in modo diverso e soprattutto crederci. Un esempio su tutti, il mouse. Mouse ed interfaccie grafiche erano state inventate dalla Xerox, ma non avevano avuto successo. Idea copiata prima da Apple e poi da Microsoft e diventate successi planetari.
L'assistente virtuale durante la navigazione è una idea di cui aveva parlato una quindicina di anni fa,
Bill Gates, nel suo libro "
La strada che porta al domani", mentre la componente sociale richiama le idee già viste di
Friend Connect e
SideWiki di Google. Funzioni poco pubblicizzate da Big G, e quindi sconosciute ai più, e che senza essere spinte alla fine sono morte.
Google ha il pregio ed il difetto di creare tantissime cose, e tante restano sconosciute, perché il tempo on line di ognuno è limitato, non si può provare tutto. Chi ci dice, che se Google le avesse spinte come sta facendo con
Google+, non sarebbero diventate ben più importanti?
Sicuramente
Massimo Marchiori, non è uno stupido, ha una conoscenza molto scientifica di queste cose, fa parte del W3C, di chi standardizza il web e fa anche parte del gruppo del web semantico. Non sono state enunciate nella conferenza, ma tutto questo è stato creato su precise basi teoriche e su molti studi sulle reti. Inoltre è consulente tecnologico di Google, ed ha dichiarato l'interesse di Big G, in quello che sta facendo. Non mi stupirei che dalle parti di Mountain View non stiamo monitorando il progetto per capire l'efficacia. Come abbiamo già visto nella battaglia Google-Bing, chi sta dietro può e deve sperimentare ed innovare. Chi sta davanti, deve avere un approccio più conservativo per non perdere quote di mercato, ed osserva le mosse azzeccate di chi insegue.
Molte delle altre critiche che ho sentito erano connesse all'enorme aspettativa creata dai Mass Media.
Per molti Volunia è il Google italiano, e per questo ha deluso, perchè i risultati delle ricerche non sono al livello di quelle di Big G, perchè l'indice racchiude solo una frazione del web.
Sono aspettative troppo esagerate.
Se il giorno dell'apertura di Volunia avesse avuto capacità paragonabili a Google avrei gridato al miracolo o all'intervento degli alieni.
Sarebbe stato impossibile. Volunia ha avuto un finanziamento di 2 milioni di euro. Notevole per una start up italiana, ma una goccia d'acqua per un motore di ricerca di caratura mondiale. Giusto per dare un raffronto, Google fattura quei soldi in mezz'ora. Attualmente
Volunia ha uno staff di 10 persone, contro le migliaia di ingegneri di Google.
Oltre a questo occorre considerare anche le risorse hardware. Con il budget attuale,
mi risulta difficile pensare che la farm di Volunia abbia più di 50/100 server. Una inezia.
Google ha a disposizione un milione di server. Con così pochi server è impossibile scansionare tutto il web. È una attività che necessità di tantissime risorse. E lo posso affermare con cognizione di causa. Noi di ideativi abbiamo sviluppato un nostro crawler per acquisire informazioni dal web per alcuni nostri progetti,è una operazione impegnativa per le macchine e per scansionare alcune decine di milioni di pagine abbiamo impiegato mesi.
Su Google, solo per Google e Facebook insieme, sono indicizzati 10 miliardi di pagine. Potete rendervi conto di quanti server sono necessari per scandire il web giornalmente. E non è una cosa che Google ha raggiunto in un giorno. Ci sono voluti anni. Se rivedete il video de
L'evoluzione della ricerca di Google, potete sentire dalle parole degli ingegneri di Mountain View, che
nel 2001 dopo 4 anni di attività, gli indici di Google erano vecchi di un mese. E quindi erano lontani dall'efficienza di oggi. Come si può pretendere che Volunia faccia meglio, il primo giorno.
Secondo le parole di Marchiori, attualmente la qualità della ricerca è al livello di Bing e Yahoo, mentre nei prossimi mesi verranno inserite alcune sue nuove idee, che definisce interessanti, nella ricerca semantica, che potranno rendere la qualità della ricerca simile a quella di Google. Inoltre nella prima parte di sviluppo del progetto è stata data la precedenza alla scalabilità, ovvero d'ora in poi, basta aggiungere macchine ed il sistema migliora la sua potenza di elaborazione. Da adesso in poi si lavorerà sulla qualità.
Dopo la conferenza è stato intervistato dai giornalisti, i quali dimostrano di avere sempre questa idea fissa, il confronto con Google. Penso che sarà questa la spina nel fianco di Marchiori per i prossimi mesi.
Intervista a Marchiori dopo la conferenza stampa
In questo momento, la mia opinione per Volunia (il cui nome è una crasi fra Volare e luna, e quindi spiccare il volo verso la luna) è neutrale. Non l'ho ancora provato, le informazioni a disposizione sono ancora poche, non mi sento di poter dare un giudizio. Non voglio fare la fine dei tanti che al lancio hanno stroncato Google+ o l'iPad ed adesso si sono dovuti ricredere (con i dovuti distinguo ovviamente, vista la potenza economica di Google e Apple).
Marchiori, anche se poco conosciuto ai più,
è una personalità importante del web mondiale, e negli anni ha accumulato un sacco di rifiuti ad offerte di aziende estere. Ai soldi ha preferito essere uno dei pochi cervelli rimasti a lavorare in Italia su un progetto italiano.
E sicuramente per questo ha la mia ammirazione.
Dubito che qualcuno l'abbia finanziato, in questi tempi di crisi, con due milioni di euro, per aria fritta, nè che lui ci abbia messo la faccia per progetto vuoto.
Il mix di idee che per adesso ha mostrato lo trovo interessante. Interessante nel senso che ha tentato di mischiare gli ingredienti in modo diverso dal passato e non è detto che agli utenti, non possa piacere. Ma questo
lo capiremo solo nei prossimi mesi. Anche perché penso che molto del progetto, soprattutto quello che c'è sotto il cofano sia ancora da mettere in produzione.
C'è ancora molto da fare.
Per adesso lo vedo ancora come un buon progetto accademico di ricerca. Per farlo diventare una impresa vera ed efficiente c'è ancora molto da lavorare.
Prima di tutto bisogna capire quale sia l'idea di business che c'è sotto. Per adesso non è stato detto niente in proposito. Prima o poi occorrerà fare utili, altrimenti i soldi finiranno. Però penso che abbiano capitale per andare avanti un anno, far crescere il sistema e poi magari aprire ad altri investitori. Io penso che qualcuno in attesa, di capire come si svilupperà Volunia, c'è. L'altro giorno ne ha parlato pure
TIM sulla sua pagina di Google+. Che sia un indizio dell'interesse del colosso italiano delle telecomunicazioni?
Altra cosa che ci sarà da migliorare è la veste grafica del sito. Obiettivamente si vede che quest'aspetto è stato relegato in secondo piano. La cosa che mi ha lasciato più perplesso è stata la mappa dinamica dei siti in veste
SimCity, un videogioco di simulazione del 1989.
Ed infine toccherà lavorare sulla sostanza. Ormai per molti c'è il confronto con Google, quindi occorrerà ampliare l'archivio indicizzato ed introdurre elementi semantici nelle ricerche. Penso però che la componente più critica sia quella social.
Una rete sociale funziona se si supera una massa critica. Sicuramente si potranno trovare utenti con cui condividere opinioni sui principali siti di informazioni, ma sui siti più piccoli, non si troverà nessuno. Fino a che non saranno milioni li utenti che usano giornalmente il servizio, Volunia sarà come una città evacuata dove sarà difficile trovare altri superstiti. Un po' come l'uso del plug-in
+1 di Google sui siti. Malgrado la crescita vertiginosa, almeno a vedere le statistiche di tutti i siti che seguiamo, ancora condizionano molto marginalmente le
SERP. Questo perchè gli utenti di Google+ sono ancora una frazione del web e soprattutto perchè ancora hanno stretto poche connessioni fra di loro.
Inoltre una incognita sarà proprio il comportamento degli utenti dopo il lancio. Fino al lancio, c'è stato molto hype e sono state centinaia di migliaia le persone che si sono iscritte per provarlo.
Se rimarranno deluse, sarà più difficile fra alcuni mesi ripartire, quando ci sarà più sostanza. Ed allora non ci sarà più l'attesa di oggi.
In conclusione, da parte mia
il giudizio è sospeso, per alcuni mesi. Fino a quando il grosso dello sviluppo non sarà stato fatto, ci saranno più informazioni sull'aspetto tecnico e sul comportamento degli utenti, a mio avviso, non si potrà capire che animale è Volunia.