Stiamo parlando di
Google Consumer Surveys,
un servizio tramite il quale chiunque può creare un sondaggio e sottoporlo ad un campione di persone. Il campione minimo suggerito da Google per avere rilevanza statistica è di 1500 persone. Si fa il tutto in pochi minuti, imposta la domanda e le possibili risposte, scegli il numero di persone a cui vuoi porre il tuo quesito (al costo di 10 centesimi di dollaro a persona, per un campione generico, e 50 centesimi per un target scelto), dai ok, ed hai fatto.
Ma a chi viene posta la domanda?
E qui sta la genialata, a mio avviso?
La domanda viene posta su siti partner, come condizione per accedere a contenuti premium. Diventa una nuova opportunità per gli editori e i produttori di contenuti digitali. Quindi un aiuto agli utenti ed uno ai gestori di siti. I primi possono accedere ad un contenuto di qualità a cui, in precedenza avrebbe dovuto pagare, mentre i secondi hanno una nuova opportunità di guadagno, oltre alla classica pubblicità, e questo può finanziare la produzione di contenuti migliori per incentivare gli utenti a rispondere alle domande. Sono sempre di più gli utenti che navigano loggati al loro account google, e questo permette a Google di non avere risposte anonime, ma di conoscere il target di chi risponde.
Rispondi per accedere ad un contenuto premium
Questo può portare una forte concorrenza agli istituti di indagini di mercato, sia per i costi, che per la velocità. 150 dollari per avere una risposta da un campioni di 1500 persone è un costo bassissimo, se confrontato a quello che dovrebbe fare una società specializzata con interviste fatte telefonicamente. Inoltre con Google la risposta si può avere in ore, molto più velocemente rispetto alle indagini tradizionali.
Le possibilità sono enormi, pensate ad una società che lancia una campagna pubblicitaria su web o sui canali tradizionali (televisione, radio,...), a poche ore dal lancio, può indire un sondaggio per capire l'efficacia della sua pubblicità, ed in caso di risposte negative, modificarla al volo, per migliorare la performance.
Il meccanismo è anche questo diverso da quello delle indagini tradizionali. Invece di proporre agli utenti molte domande per volta, per una durata di diversi minuti,
ad ogni utente viene posta una domanda per volta. Risponde e può accedere al contenuto premium. Questo secondo Google, permette di avere livelli di partecipazione molto maggiori (
15-20% contro i valori tradizionali di 0.1-2% delle società specializzate).
Una volta ottenute le risposte, ovviamente
Google mette a disposizione un pannello dal quale analizzarle, oltre alla possibilità di scaricare i dati grezzi ottenuti per importarli nei propri software di analisi.
Analisi dei risultati dei sondaggi
Google mette a disposizione anche un breve video che mostra la semplicità di uso di Google Consumer Surveys:
Google Consumer Surveys
Obiettivamente trovo il servizio, molto interessante. Molto utile per le aziende (tranne quelle che lavorano nelle indagini di mercato, che si trovano ora un pericolosissimo concorrente). Ho una sola perplessità, riguardo all'affidabilità delle risposte. Nel caso di lunghi questionari, in fase di analisi statistica si può capire se le risposte sono state date a caso, ma nel caso di una risposta per volta? Come capire, se l'utente non abbia risposto a caso per non perdere i 10 secondi necessari a leggere la domanda ed arrivare più velocemente al contenuto desiderato? Secondo quanto riportato da Google, nell'help,l'accuratezza del servizio è uguale o superiore a tutti i servizi di indagine su web. Però non fa il confronto con i sistemi tradizionali.
In ogni caso non vedo l'ora di poterlo provare, sia come utente, che come editore in qualche progetto. Purtroppo occorre attendere, per adesso Google Consumer Surveys è disponibile sono negli Stati Uniti.