Spesso quando si parla di web si incontra questo termine:
WYSIWYG. Questo è uno dei termini che vedo spesso dalle statistiche di analytics di questo sito. Molti navigatori vengono a cercare questo termine sulle nostre pagine e quindi voglio dargli una risposta.
WYSIWYG è un acronimo inglese che significa: "What You See Is What You Get", ovvero tradotto "Quello che vedi è quello che ottieni". Ma in parole povere che significa?
È un termine che non è nato nel web, ma voglio spiegarvelo associato a questo mondo.
Ogni sito è realizzato tramite un linguaggio di markup, chiamato HTML. Da ogni browser potete vedere l'HTML di una pagina, basta guardare quello che viene chiamato origine o sorgente. L'HTML serve a descrivere "
a parole" come deve essere costruita e visualizzata ogni pagina. Scrivere l'HTML può essere una operazione lunga e quindi sono nati diversi strumenti, che aiutano nella composizione delle pagine. Questi strumenti prendono il nome di editor.
Su questi strumenti la pagina si realizza come se si lavorasse su Word e quindi senza mettere mano al codice (anche se poi è buona norma ricontrollare cosa ha fatto lo strumento) si compone quello che si vuole ottenere. Quello che si vede sull'editor è quello che si vedrà sul browser. Da qui il termine WYSIWYG.
Mi permetto di aggiungere, però, che almeno per gli strumenti web, non è sempre precisamente quello che vedi è quello che ottieni. Ci sono sempre delle piccole differenze. Che diventano molto accentuate, quando si cerca di realizzare interfacce complicate. E quindi in questi casi è più conveniente intervenire a mano sull'HTML.
Questo per quanto riguarda il mondo web. Per altri mondi, il contesto è diverso, ma il significato è sempre uguale. Si utilizzano degli strumenti sui quali, quello che vedi sullo schermo sarà quello che poi otterrai come risultato. Lo stesso Word di Microsoft è uno strumento WYSIWYG. Quello che realizzate sullo schermo, sarà esattamente quello che otterrete stampando.