Ho perso il conto ormai di quante volte Google+ da quando è nato, ha presentato novità ed innovazioni. E di quante volte ne abbiamo parlato.
Ed oggi succede di nuovo. Le novità sono importanti e sono state annunciate sul blog ufficiale di Google con questo
post.
Ci sono tre novità, due dedicate agli utenti ed uno che strizza l'occhio al business. Però andiamo con ordine.
What's Hot
What's Hot sono semplicemente i post più popolari esattamente come succede su altri social network come Twitter. Noi dalle cerchie vediamo cosa succede nel nostro universo locale. Con What's hot possiamo conoscere le notizie più diffuse al momento o le foto più belle. Potremmo vederlo quasi come uno Sky Tg 24 in onda su Google+.
Quello che mi interesserebbe sapere, ma il post ancora non lo dice, se questa funzionalità faccia vedere i più popolari del mondo o quelli nella propria lingua. Chi non conosce l'inglese potrebbe non essere interessato a i post più popolari del mondo, mentre potrebbe essere interessato a quelli della sfera italiana. Se fosse possibile dividerli geograficamente o per lingua sarebbe il massimo.
What's hot
Google+ Creative Kit
Google+ Creative Kit è uno strumento di editing delle foto direttamente on line. Lo strumento nasce dal fatto che molti non hanno la capacità ed il tempo di usare uno strumento di fotoritocco per migliorare le immagini prima di condividerle. E quindi Google mette a disposizione uno strumento apposito. Con molte funzionalità. Secondo me
questa novità nasce dal successo di applicazioni come Instagram che permette di modificare le foto e condividerle subito dopo averle scattate. Vedi il soggetto che ti interessa, modifichi la foto secondo le emozioni che vuoi comunicare e la carichi. In un minuto hai fatto.
Certo
il sospetto che Google a breve integri la funzionalità dentro le app Android e iPhone è forte. Se lo fa, Instagram rischia di trovare un pericolosissimo concorrente per la sua crescita. E risulta evidente, che Google non si accontenta del dominio on line che attualmente ha. Sembra che ovunque nella rete si formano aggragazioni di utenti, BigG entra in quel business.
Per spingere ulteriormente la funzionalità, è stata corredata con un Halloween Pack che permette di modificare a tema della festività pagana le proprie foto. Google ha promosso una specie di concorso ed ha invitato gli utenti a modificare le proprie foto e a condividerle sull'
hash #gplushalloween. I migliori, il tre novembre, verranno messi in evidenza. Tutte le più importanti personalità di Google hanno modificato le proprie fotografie zombizzandosi o vampirizzandosi.
L'Halloween Pack di Google+
Nella foto vediamo da sinistra verso destra:
Larry Page,
Sergey Brin (sopra),
Adrian Grenier (sotto),
Britney Spears,
Snoop Dogg (sopra),
Felicia Day (sotto),
Tyra Banks,
Rose McGowan
Vediamo in video come funziona il fotoritocco.
Il funzionamento del Google+ Creative Kit
Ripples
Ripples è una funzionalità che strizza l'occhio al mondo business e all'analisi dei flussi sociali. Come già abbiamo detto altre volte, Google+ sta cercando di minimizzare la distanza che la separa da Facebook. Dove è ancora inesistente è sull'aspetto business.
I profili aziendali ancora mancano. Questo Ripples è un primo assaggio di quello che potrà aiutare i markettari ad analizzare le dinamiche su Google+.
Ripples permette di analizzare in maniera visuale (una immagine vale più di 1000 parole) l'andamento delle condivisioni pubbliche di un post (ovviamente per privacy, non è possibile vedere le condivisioni con restrizioni).
Google+ Ripples
Il risultato è molto molto interessante. Potete vedere un live preview di questa funzionalità qui. Come potete vedere, questo è un post che ha avuto un notevole numero di condivisioni ad opera di Gleen Thomas.
È possibile cambiare il livello di zoom quando il numero di condivisione è così grande da non poterlo graficare in una schermata. Al momento in cui scrivo questo post, ha avuto 3.995 condivisioni di cui 2.583 pubbliche. Al centro di questo grafo si trova Glenn Thomas, intorno ha tutti quelli che hanno condiviso senza avere ulteriori altre condivisioni, nelle orbite più esterne ci sono quelli che hanno condiviso e sono stati ricondivisi a loro volta.
Abbiamo anche una timeline, dalla quale possiamo vedere temporalmente come si è arrivati al grafo attuale, muovendo manualmente il cursore oppure, con un play, facendolo andare in maniera automatica.
Nel grafico, possiamo anche vedere quando hanno condiviso quelli che hanno partecipato di più alla condivisione e quando.
Inoltre abbiamo a disposizione anche
un dettaglio dei top sharer, di alcune statistiche (numero di share medio, la catena di share più lunga, il numero ci condivisioni per ora) e della suddivisione per lingua dei condivisori.
Tutti dati molto interessanti. Da questo possiamo trarre un sacco di conclusioni. Ad esempio quali sono gli orari più propizi per le condivisioni, e quindi quando è il caso di postare qualcosa. Su quali lingue abbiamo effetto, quanto riescono a propagarsi i nostri post e soprattutto
scoprire chi sono gli opinion leader. Ovvero quegli utenti da coinvolgere se vogliamo spingere i post.
Ovviamente uno strumento del genere ha senso se ci sono dati, se abbiamo alcune decine di condivisioni. Certo sarebbe interessante poter vedere, magari in maniera anonima, dove e quando ci sono condivisioni con restrizioni.
Indubbiamente è uno strumento molto potente per le analisi. A questo punto divento sempre più impaziente di vedere i profili business.