Quella che sembrava fantascienza pochi anni fa, è realtà.
L'identificazione di un sospettato tramite una foto in tempo reale.
La città di
Brockton ha adottato, per le sue forze di polizi,a una app per iPhone, tramite la quale, con una semplice foto, si possono avere informazioni sulla persona fotografata.
L'app per poliziotti
Con questa app i poliziotti possono effettuare più velocemente verifiche su dei sospettati, senza dover chiamare la centrale. Il grande fratello si avvicina.... :-)
Anche se il grande fratello che incombe nel nostro mondo moderno, è ben diverso da quello del celeberrimo libro 1984. Al giorno d'oggi la schedatura e il controllo non sono imposti, sono le stesse persone che si mettono nelle condizioni di essere controllate. Soprattutto con i social network, sono gli utenti che condividono i propri dati personali, le loro immagini, le loro abitudine, la loro posizione.
E sono contenti di farlo. A beneficio del business, e purtroppo, in alcuni casi, di qualche malintenzionato, che può scoprire molto su di noi, "
pedinandoci" su internet.
Google e Facebook sono le più grandi entità di schedatura del mondo. La quantità di informazioni in loro possesso fa impallidire quelle di governi e servizi segreti. E quello che fa la app della polizia di Brockton, la possono fare loro su buona parte della popolazione mondiale. Pensate al
tagging automatico delle fotografie di Facebook oppure alla
ricerca per immagini di Google (Search by Image), di cui abbiamo parlato in passato.
Speriamo che queste informazioni non vengano mai utilizzate come in qualche film di fanta-politica.