I suoi libri hanno accompagnato la fantasia dei geek di tutto il mondo, me compreso. Non voglio qui fare una biografia di questo grande scrittore, per quella potete cliccare sul link sopra e andare a leggerla su Wikipedia. Quello che voglio fare è un ricordo di chi ha dedicato la sua vita a raccontare la fantasia della fantascienza ed a spiegare la scienza.
I suoi libri avevano uno stile unico, sempre con finali inaspettati, non sono mai riuscito a farne durare uno più di due giorni. Avevano una particolarità, a parte una eccezione
i suoi universi immaginari erano pieni solo di uomini, mai di alieni, mai altre forme di vita intelligenti, tutte le forme di vita di altri mondi, erano sempre forme di vita inferiori, o animali da compagnia o fiere feroci. Questo era dovuto al fatto che il suo editore voleva che l'Uomo fosse superiore a qualsiasi altra forma di vita. Asimov non era d'accordo con questa visione.
Da mente scientifica non riusciva a pensare che nell'infinità dell'universo, l'uomo potesse essere l'apice dell'evoluzione. E quindi preferì non inserire alieni nei suoi libri. Unica eccezione fu il libro
Neanche gli dei, in cui gli alieni erano l'argomento principale del libro. Alieni, altamente intelligenti, una forma di vita molto originale, descritta nel dettaglio, con una forma di riproduzione particolare. Non dico di più per non rovinare la lettura di chi non lo conosce. Dico solo che le tre parti del libro hanno come titoli tre frasi che possono essere letti in una unica:
- contro la stupidità...
- ...neanche gli dei...
- ...possono nulla?
Direi una frase molto, molto attuale.
Mi ricordo il giorno in cui è morto, ero all'università e quel giorno non seguii le lezioni, ma mi misi a scrivere un necrologio che poi venne "
postato" su una
BBS. Ancora non c'era il web come lo conoscevamo. In quelle righe parlai del racconto a cui Asimov era più legato.
Un racconto che come tanti altri di Asimov, con la fantasia dava una spiegazione ad uno dei misteri scientifici di allora. Esattamente come in Neanche gli Dei, veniva data una spiegazione di cosa fossero i
Quasar.
Il racconto si chiama
L'ultima domanda, è di poche pagine, penso che racchiuda l'essenza stessa di Asimov,
un percorso originale, l'immaginazione di un futuro lontano, un linguaggio semplice per tutti e un finale inaspettato. La domanda, che viene riproposta più volte nella storia è
se sia possibile invertire l'entropia, ovvero
se sia possibile impedire la morte dell'universo. La storia procede veloce, per eoni, in cui viene posta questa domanda senza trovare la risposta,
fino a dare una spiegazione, da ateo come era Asimov, della nascita dell'universo.
Per chi vuole leggerlo, ho trovato questo
pdf di 8 pagine, con tutto il racconto. Consiglio a tutti di dedicare 10 minuti alla sua lettura. Per chi non ha voglia di leggerlo ho trovato questo video che lo racconta per immagini, con una musica da film anni 50, azzeccatissima, visto che il racconto è stato scritto in quegli anni: