Ecco un'altra storia di un re caduto.
Non c'è giorno che non esca un'articolo che osanni Facebook e Twitter. Però fino a tre/quattro anni fa il soggetto di questi articoli era
MySpace. Nel 2005 venne acquistato da
News Corp. di proprietà di Rupert Murdoch. Mi ricordo che in quel periodo c'erano tonnellate di articoli, in cui Murdoch si dichiarava stupito della crescita di
MySpace, che lo aveva comprato, non ci aveva investito un dollaro e la crescita continuava imperterrita.
Mai adagiarsi sugli allori.
Il bello di internet è che googleando un po' si possono recuperare tante vecchie notizie, e ritrovare le ultime parole famose. Abbiamo uno stupendo archivio storico dal quale possiamo imparare dagli errori degli altri.
Anche qui vediamo che
l'evoluzionismo di Darwin è una legge universale. Può essere applicato ad internet ed ai portali. Chi non si evolve e si adatta al mondo "social" che cambia, fa la fine dei dinosauri. Si estingue.
In questo
articolo del 2005, si parla di un risultato sbalorditivo, di 15 milioni di visite nel mese di maggio. Allora
MySpace era il 6° sito di più visitato di internet. E' interessante rileggere anche questo
articolo di Repubblica dello stesso anno, in cui Murdoch strigliava i giornali colpevoli, di non aver capito quello che aveva capito lui. Che i giornali come li conosciamo oggi sarebbero morti nel 2014.
Eh si. La sapeva proprio lunga. Infatti, dopo aver brontolato con Google per le notizie gratis, aveva messo a pagamento le notizie del Times di Londra. Ovviamente dopo averla fatta passare per una rivoluzione di business epocale. Ed infatti ha perso il 90% dei visitatori.
E stesso risultato strabiliante, lo ha ottenuto con MySpace. Questo è un grafico preso da Alexa.com, sull'andamento del traffico del suo social network, negli ultimi due anni (purtroppo non si può tornare indietro di più).
Percentuale di traffico internet su MySpace (fonte Alexa.com)
Quello che si vede nel grafico, è la percentuale del traffico di internet mondiale, che raggiunge MySpace. In due anni è sceso dal 6 al 2%, praticamente il 70% in meno. E su Alexa ora viene dato come il 37° sito su internet a tre mesi. Ed il 46° negli ultimi 7 giorni. Dai massimi di 130 milioni di utenti, ora si parla di decine di milioni.
Ho amici americani che mi dicevano che il mercoledì era il MySpace Day. Ovvero si andava su MySpace a cercare un appuntamento per uscire nel weekend. Ora il gioco è tutto per Facebook.
Il crollo pare inarrestabile. Sui forum vedo MySpace descritto come il social network più brutto e pesante. L'unico pregio che ancora ha, è la promozione dei musicisti. Chi ha una band ha la sua pagina su MySpace, su cui può anche distribuire la musica in streaming. Però questo non è sufficiente a tenere a galla la barca. Ed infatti MySpace ora ha decine di milioni di dollari di perdita.
E ora le nubi si fanno più fosche, dopo le dichiarazioni di Chase Carey, presidente e Ceo di News Corp "Ci è chiaro che Myspace è un problema.Le perdite attuali non sono accettabili né sostenibili, la nostra gestione non le ha create, ma le deve affrontare". Ed in più ha fatto capire chiaramente che la situazione deve rientrare in trimestri, non in anni. Altrimenti il destino è quello dei dinosauri.