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Internet Explorer 6 deve morire


Microsoft sta cercando di staccare la spina ad Internet Explorer 6, browser antiquato ma con ancora un 12% di quote di mercato. Per il bene degli sviluppatori.
Internet Explorer 6 deve morire. Sembra il titolo di un film, ma non è il seguito tecnologico di Romeo deve morire. È una vera condanna a morte emessa da Microsoft.

Microsoft sta per lanciare Internet Explorer 9 (gli annunci ufficiali danno per oggi il rilascio, anche se sulla pagina italiana del nuovo browser, c'è ancora il link per il download della candidate release), eppure le vecchie versioni del proprio browser continuano ad essere molto utilizzate. In particolare Internet Explorer 6, nato ben 10 anni fa, è ancora utilizzato dal 12% degli utenti nel mondo.

Al lancio era sicuramente un gran browser, però 10 anni si fanno sentire, in termini di prestazioni, compatibilità con gli standard e sicurezza. Per questo l'iniziativa di Microsoft è sicuramente condivisibile, e per questo il colosso di Seattle ha deciso di creare un sito apposito per sensibilizzare il web a passare a browser più moderni: http://www.ie6countdown.com/.
ie6 countdown
La mappa dell'utilizzo di Internet Explorer 6 nel mondo

Su questo sito Microsoft, aggiorna mese per mese, le percentuali di utilizzo del suo browser nel mondo. L'obiettivo è sensibilizzare i webmaster a "sensibilizzare" i loro utenti al passaggio ad un browser più moderno. In modo da innescare un circolo virtuoso e portare la quota di utilizzo sotto l'1%.

Dalla mappa è possibile vedere che i più grossi amanti di Internet Explorer 6 sono i cinesi, seguiti da Sud Corea, India, Giappone e Arabia Saudita. Praticamente dove risiede il 40% della popolazione mondiale. I più virtuosi, come al solito, sono le scandinave, Norvegia e Finlandia.

Utilizzo di Internet Explorer 6 nel mondo
Utilizzo di Internet Explorer 6 nei principali paesi del mondo.

Perchè tutto questo odio per il povero Internet Explorer 6? Perché tecnicamente parlando non regge più il passo, e dal punto di vista di Microsoft potrebbe portare gli utenti a passare ad un browser concorrente, piuttosto che aggiornarlo ad una versione più recente. Ufficialmente Microsoft parla in altri termini. Ovvero che l'abbandono di Internet Explorer 6 porterebbe notevoli vantaggi per gli sviluppatori, facendo loro risparmiare ore alla ricerca della compatibilità.

Ed in effetti questo è vero. Tanto più l'interfaccia è complicata, tante più pezze occorre mettere per visualizzare tutto correttamente sul vecchio browser. Questo è tanto più vero, se si sta realizzando, non tanto un sito, quanto un gestionale web che abbia una interfaccia simile a livello di usabilità e funzionalità a quello di un normale programma windows (es: drag&drop, alberi espandibili, finestre DHTML che si sovrappongono all'interfaccia principale). Ed in questi casi in effetti, i problemi non sono facili da risolvere, e si perde in effetti una notevole quantità di tempo.

Personalmente è un problema che sento molto, sviluppando spesso applicazioni web intranet per grandi aziende. In questi scenari, purtroppo la presenza di Internet Explorer 6 è molto più ampia del 3.3% italiano. Il sistema operativo principe in queste realtà è ancora Windows XP, che è legato a doppio filo con il vecchio browser. In questi ambiti, l'aggiornamento del browser su centinaia di computer è un problema non da poco per chi lo deve fare. E per questo i responsabili IT preferiscono rimandarlo con il passaggio ad un nuovo sistema operativo. La grande totalità delle aziende ha saltato Windows Vista per i suoi noti difetti. Ma allo stesso modo stanno ancora aspettando a passare a Windows 7. In più c'è anche un altro problema. In queste aziende esistono diversi applicativi web costruiti su Internet Explorer 6, che potrebbero avere dei problemi, passando a browser più recenti. E quindi è un altro freno a non andare avanti. Cambiare browser significa dover investire per aggiornare i vecchi applicativi. Dall'altro lato, però c'è un browser ed un sistema operativo che presto non saranno più supportati, e quindi avranno falle di sicurezza sempre più grandi.

Quando avverrà il passaggio? Come sempre appena avverrà il primo disastro che costerà molto di più di un aggiornamento.


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